Ok. Parigi mi è piaciuta più di Milano. Non so cosa farci. Mi spiace anche dirlo, ma è la verità. Se Milano l'ho vista sia direttamente che attraverso i socials, di Parigi mi sono fatta una visione globale in una giornata intera sul web. Collezioni, sfilate, video e magazine per farmi un'idea di questa Paris Fashion Week che si sta svolgendo in questi giorni e che terminerà domani. Curiosi? Seguitemi allora....
Dalla semplice eleganza alla creatività fine a se stessa: Paris Fashion Week
La Fashion Week di Parigi spazia sempre dalla semplice eleganza alla creatività talvolta fine a sé stessa. In questo racconto partirò dalla prima per finire con la seconda.
Inizio quindi da chi mi aveva entusiasmato al suo debutto per una delle più grandi maison parigine e che anche stavolta non mi ha delusa. Alla maison Dior Maria Grazia Chiuri ha realizzato una collezione che ha lasciato me (e non solo) con gli occhi spalancati, nonostante i colori non siano certamente forti. È il trionfo dell'eleganza del blu che, come sostiene la stilista stessa, “non ha nulla da invidiare al nero". Le gonne in tulle, un paio di uniformi da lavoro e poi gli abiti da sera pieni di tante stelle. Eleganza allo stato puro.
Se la moda deve essere anche “indossabile” (lo dico sempre) c'era davvero l'imbarazzo della scelta. Partiamo da Isabel Marant e la sua collezione dal forte richiamo anni 80. Abiti lunghi stretti in vita da vistose cinture e jeans pieni di stelle luccicanti. Passiamo poi da Chloé con la sua raffinata collezione piena di vestiti semplici, glamour e un paio di cappottini mozzafiato. Alexis Mabille ha saputo abbinare gonne dalle originali geometrie a felpe e camicie mentre Zuhair Murad ha saputo mescolare eleganza e sensualità in una collezione dalla quale penso tutte le donne vorrebbero attingere prima di uscire a cena il venerdì o il sabato sera. Mescolare con sapienza eleganza e sensualità non è da tutti.
Piccolo cenno anche per Acne Studios di cui non vi ho mai parlato e per Balmain che, come sostiene Vogue, “celebra ancora una volta una femminilità forte, sexy e selvaggia”. Mini abiti in suede e giacche in coccodrillo per una passerella con le top del momento: Gigi Hadid, Kendall Jenner, Elsa Hosk e Jourdan Dunn.
Quando la creatività va oltre l'immaginazione: l'originalità alla Paris Fashion Week
Con Balmain passiamo il varco dalla moda “indossabile” a quella creativa. Se non si conoscono Alessandra Rich e Lady Gaga sono decisamente destinate a collaborare così come la sfilata di Andreas Kronthaler per Vivienne Westwood (che non è nient'altro che la moglie e che ha sfilato lei stessa) potrebbe essere disegnata per Courtney Love. Se il total black di Yohji Yamamoto può sembrare quasi “essenziale” di tutt'altro aspetto è quello che è stato definito “uno dei designers più originali della Paris Fashion Week” (cfr. Vogue): Rick Owens. Per me incomprensibile. Comme des Garcons incomprensibile lo è sempre stato, così come Junya Watanabe (i cui modelli sembrano usciti da un cartone animato dallo spirito punk) ed Undercover.
Queste le sfilate parigine fino ad ora. Come sempre cliccando sui nomi degli stilisti verrete indirizzati alla pagina di Vogue con tutte le immagini delle collezioni. Oggi ci saranno Stella McCartney, Gianbattista Valli ed Hermès. Domani Chanel, Miu Miu e Louis Vuitton. Due giorni di sfilate. Ne vedremo delle belle mentre il meglio per me resta ciò che si è visto al museo Rodin nel corso della sfilata di Dior. Occhi a cuoricino. Buon inizio di settimana,
Eni Junya Watanabe
Undercover
via : http://eniwherefashion.blogspot.com/
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